Le ragazze di Ostia ce l'hanno fatta...

Operazione conclusa. Le coatte di Ostia (Debora e Romina, quelle di un "calipo e 'na bira") sono entrate ufficialmente nell'immaginario collettivo come emblemi della stupidità e dell'ignoranza sgrammaticata. Non proprio un bell'epilogo, ma pur sempre un risultato se pensiamo che le due ragazze devono il proprio successo ad una fortuita intervista sui lidi ostiensi, a milioni di visualizzazioni su YouTube e alla morbosa curiosità che contraddistingue la televisione italiana.

Ne avevo già parlato qui questa estate.

Da cosa deriva questa lapidaria conclusione? Oggi la Treccani decide di affidarsi alle coatte di Ostia per pubblicizzare l'ultima edizione del suo vocabolario. Si tratta (per ora) di spot online, di trovate pubblicitarie nate per fare "buzz", per essere "viralizzate". E ci sono riuscite. Il nuovo canale YouTube di Treccani - aperto per l'occasione - ha fatto registrare decine di miglia di click e la notizia è stata ripresa su tutte le testate online.

Peccato che le vere protagoniste delle tre situazioni comiche (accomunate dall'epilogo nel quale le coatte finiscono per utilizzare il vocabolario in maniera poco ortodossa) non siano le vere Debora e Romina. Chissà perchè. Avranno chiesto un ingaggio troppo alto? Forse. Ma sta di fatto che adesso anche le due romane hanno le loro imitatrici. Come Totti, come Lotito, come Veltroni, come Andreotti. Anche loro, insomma, sono entrate nell'Olimpo dei romani illustri.





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