La crisi e l'orgoglio: tutto il mondo e' paese

Sembra che le parole "crisi" e "orgoglio" siano strettamente correlate.

Su Google le due keyword unite da un "+" generano ben 3.060.000 risultati.

Ogni tipo di crisi genera (o meglio dovrebbe generare) uno "scatto d'orgoglio". Almeno questo è il motto che economisti, politici e imprenditori hanno adottato come dichiarazione-tipo da affidare alla stampa. Questo sembra essere ciò che di più intelligente la nostra classe dirigente sa esprimere per "stimolare" la ripresa.

E accade in ogni Paese del mondo. Affidiamoci all'orgoglio per sopperire alle pecche dell'economia, agli errori della politica e agli sprechi dell'industria. Bastasse solo quello...

L'abbiamo sentito in Italia e lo ascoltiamo anche nei Paese che - peggio di noi - stanno affrontando questo periodo di stallo economico. Lo dice anche Josè Mourinho per sollevare gli spiriti dei connazionali, pubblicizzando una banca portoghese (video qui sotto).

D'altronde, avete mai sentito qualcuno dire: "No. Proprio non ce la faremo ad uscire dalla crisi. Il nostro popolo non ha nè talento e nè orgoglio per farcela. Siamo degli sfigati e dei buoni a nulla"?

Ogni Paese si dipinge come orgoglioso, talentuoso, forte, virtuoso e vitale. Chi non lo è? E' proprio vero: tutto il mondo è paese.

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