Come sara' il nuovo Wired? Mistero!

Se tutto va bene oggi il mio postino di (s)fiducia depositerà nella cassetta postale dove è segnato il mio nome (sbagliato) la prima copia di Wired Italia firmata Carlo Antonelli.

L'ex direttore di Rolling Stones si presenta con una copertina dedicata ai "misteri" e leggiamo tra gli strilli di copertina che la tematica seguirà le "solite" tracce del "misterismo" italico: la P4, la morte del bandito Giuliano, le teorie complottistiche dell'11 settembre...

L'ennesima nuova stagione di Wired si apre, dunque, con il più vecchio degli argomenti che macchiano le pagine della stampa italiana. Sono pronto ad essere smentito, ma credo sia stata un'abile mossa di marketing per vendere qualche copia in più nelle edicole assolate.

La solita lettura sotto l'ombrellone, insomma. Accanto alla presunta cellulite di Ilary Blasi, ai flirt di Bobo Vieri e Nicole Minetti, anche Wired si ritaglia un piccolo posticino per attirare l'attenzione degli acquirenti da edicola. Non credo che accontenterà, invece, i fedeli abbonati. Perchè lo strillo a tutta cover "Misteri" è più appealing dell'imprecazione/esortazione "Sveglia Italia!". Ahimè!

Wired come Novella 2000? La provocazione è forte, ma i rumors che circolano in Rete in questi giorni sono inequivocabili. Wired è la rivista italiana maggiormente sostenuta dagli abbonati. E, quindi, da lettori ultraesigenti, affezionati e sempre pronti a criticarti. Gli abbonati a Wired sono 68.332 mentre le copie diffuse sono in media 89.176 (fonte: Ads, Aprile 2011/Maggio2010). Solo 17.225 quelle vendute. Il terreno di sfida per Antonelli, è evidente, sarà l'edicola e non la distribuzione postale. Ampliando lo spettro delle tematiche, inoltre, dovrebbe beneficiarne anche la raccolta pubblicitaria che si aprirebbe a nuove categorie merceologiche.
Clicca sull'immagine qui in basso per verificare i dati delle vendite di Wired certificati da ADS.

Dati vendite Wired (Aprile 2011 - Maggio 2010) / Fonte: ADS
La nuova "era" di Wired sarà segnata da firme prestigiose come Niccolò Ammaniti, Oscar Giannino, Stefano Rodotà e Alex Zanardi. Ma sarà segnata dall'ennesimo restyling grafico e strutturale. Queste le nuove e vecchie (rinnovate) sezioni:

- START - benvenuti nel presente;
- PLAY - la vita è un gioco serio;
- FETISH - oggetti del desiderio;
- TEST - provare per credere;
-WIRED NO PROBLEM - il manuale pratico;
- POST - la banca delle idee;
- RELAX - la domenica geek.

Carlo Antonelli
La rotta è cambiata. Antonelli dichiara che "Wired parlerà del nuovo in qualsiasi ambito, non solo in quello tecnologico”. I nerd sono avvertiti. E i lettori l'attendono al varco del primo Login. Il suo sarà un compito difficile. Sostituire lo storico "dir" non sarà facile. Per Antonelli "pesa" (se possiamo definirlo un peso) la direzione di Rolling Stones Italia (sarà mica un reato?) ma non dimentichiamo che prima di Wired, Riccardo Luna era il direttore de "Il Romanista". Chi avrebbe mai detto che di lì a poco sarebbe diventato il portabandiera dell'innovazione Italiana?

Forse saranno i soliti discorsi elitari, ma credo che il nuovo Wired sarà si più venduto, ma farà meno bene al progresso dell'Italia e del giornalismo italiano.

Da domani penserò alla recensione del nuovo Wired. Premetto che
1. non ho mai creduto alla storia che le nicchie facciano fare i soldi;
2. i giornali devono essere portatori di valori condivisi e non dtentori di un sapere elitario;
3. che se il prezzo da pagare per portare il concetto di innovazione tra gli italiani sarà due cruciverba e una crema antirughe, ben venga l'allargamento proposto da Antonelli.

A me le novità piacciono, mi stimolano e sono sempre dei buoni segni. Segni di vitalità.


NOTA DELL'AUTORE. Ho scritto quest'articolo la sera di domenica 31 luglio. Non avevo ancora letto l'editoriale di Antonelli in anteprima online per gli abbonati. Ho deciso comunque di pubblicarlo ritenendolo ancora, comunque, valido.

Commenti

  1. I cambiamenti, le novità, i gossip, il target, le inchieste, finte o reali che siano, l'abbandono dei cani, il morso dei cani, la gente sotto l'ombrellone distesa su di una spiaggia, non vuole sentir parlare di governo ladro, o di commercianti ladri, ma solo di cose trite e ritrite, i soliti discorsi da bar, sulle ammonizioni, sui falli e sugli arbitraggi scandalosi...qualcuno poi allunga una briscola, quale imprecazione ma la partita è vinta! Chiara

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  2. Mi sembra che in Italia questo atteggiamento sia prolungato anche all'inverno. O sono troppo pessimista?

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