Festivaletteratura di Mantova, la solita irriverente garanzia

Avevo dimenticato questo post tra le bozze del blog, ma non ho dimenticato la travolgente irriverenza di Antonio Pennacchi @ Festivaletteratura di Mantova. Anche quest'anno sono stato a Mantova per il Festivaletterastura. Grandi conferme sono arrivate dal pubblico di appassionati, dai gruppi di lettura improvvisati in piazza, dai tanti giovani (e non) in giro con zaino in spalla e cartina alal mano. La solita vivacità culturale che questa provincia lombarda mette in piazza ogni anno.

A squarciare l'atmosfera, ci ha pensato Antonio Pennacchi (recente vincitore del Premio Strega con "Canale Mussolini", che consiglio a tutti!) che nel corso di un incontro dedicato al romanzo storico, ha polemizzato con, nell'ordine, la destra / la sinistra / i critici letterari / gli storici la / le case editrici che l'hanno sempre snobbato. Un vulcano sul palco. I suoi acciacchi non hanno limitato la vis polemica dell'autore italiano più premiato del momento. Ed è un bene. Starei ore ad ascoltarlo. Pennacchi parla con il cuore e con la spontaneità di chi ha vissuto una vita vera, tra la gente le cui microstorie familiari hanno fatto la Storia che oggi studiamo sui libri.

Pubblico al Festivaletteratura





  
Antonio Pennacchi firma autografi


Carlo Lucarelli e Fiorenza Sarzanini

Un palloncino in sala



 

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