Alienitudine

La vita è poesia. E quello che succede sotto i nostri piedi è ancor più vivo di ciò che si pensi. E così capita di fermarsi, un giorno in cui tutti gli altri camminano di fretta e sembrano acciuffare un attimo che - forse - non tornerà mai più, colpiti da una parola. Milano, fermata Loreto, metropolitana rossa, 12 lettere combinate non a caso sembrano farsi spazio tra le "tag" su un pannello provvisorio seminascosto. Un neologismo che più di tanti altri può essere considerato sintomo e simbolo di un tempo. Alienitudine è un termine che non esiste in italiano e che anche nel marasma della Rete [evento più unico che raro] in pochissimi hanno usato. Google riporta 38 risultati di ricerca, Yahoo! 17. Ma nessuno spiega di cosa stiamo parlando. E così via libera alle interpretazioni.

Alienitudine è quel senso di inadeguatezza al mondo che può colpirci quando tutto ci cade addosso, quando quello che vediamo è solo ingiustizia, arrivismo. Quando cerchiamo di percorrere una corrente contraria, quando non ci sentiamo parte del luogo che ci ha partoriti. Quando, guardandoci allo specchio pensiamo "ma io qui cosa ci faccio?". Quando sembriamo così sprovveduti ed imbranati da apparire come esseri arrivati da un altro pianeta. Quando gli altri ci vedono come alieni.

Alienitudine è quella frenesia che ci prende quando ci immergiamo in un lavoro, in una sensazione e in un momento di sconforto fino ad esserne completamente alienati. Diventiamo "altri" senza scopi se non quello per cui siamo presi in quel momento. Quando non ci accorgiamo di chi ci sta intorno, di tutti gli "altri" che ci lanciano segnali che mai raccoglieremo.

Questa parola, che scommetto prenderà piede nella nostra vita perchè ne rappresenta l'odierna essenza, è stata composta non so da chi e non so perchè. Ma è certo che quel pannello, quella bacheca poco virtuale presto sparirà, coperta da altre scritte, altri neologismi, altre tag e continuerà a coprire i lavori in corso in altri luoghi, in altre situazioni. Nell'indifferenza generale di tutti noi. Nell'alienitudine perenne.

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