"Il silenzio, cemento di ogni attività libera ed efficace"

L'ha detto il nostro Santo Padre, Papa, Vescovo di Roma e "Il-Papa-sono-io-e-ho-tanta-voglia-di-comparire-in-televisione" Benedetto XVI.

L'elogio del silenzio rientra in una più vasta discettazione sulle famiglie allargate, i divorzi e gli "stili di vita relativisti che le produzioni cinematografiche e televisive e altri mezzi di informazione promuovono". Il ragionamento è semplice e lineare. In Tv e al cinema vediamo gente divorziata, ergo vogliamo divorziare. Non fa una grinza! In Tv vediamo tette e culi? niente di più minaccioso per la quiete familiare. E allora? Come risolvere i problemi tra marito e moglie? Semplice! Restando in silenzio. E, tra marito e moglie, scommetto chi - secondo il catechismo di Benedetto - dovrebbe tenere la consegna del silenzio?

Il NOSTRO presidente preferito, Sant'Obama, propone il dialogo anche con l'Iran? In famiglia, invece, il dialogo sarebbe nocivo! Ma per piacere!

Comunque devo dire che sua Santità guarda molto la tele. In effetti, anni-luce dopo la famiglia perfetta del Mulino Bianco, adesso è molto più facile vendere auto gigantesche che accolgano figli e mogli di vecchie e nuove famiglie. Qui un esempio:

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