Respinto il ricorso in appello di mediaset contro Centro Europa7. Per i giudici la decisione spetta al ministro delle Comunicazioni

ROMA - Tocca al governo decidere sull'istanza di Centro Europa7 per l'assegnazione delle frequenze televisive nazionali analogiche. Lo dice il Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso in appello proposto da Rti Spa (Mediaset) contro l'emittente, con il quale si chiedeva l'annullamento della sentenza del Tar del Lazio del settembre 2004.

I giudici di Palazzo Spada ritengono "la persistenza del dovere del ministero (delle Comunicazioni, ndr) di rideterminarsi motivamente sull'istanza di Centro Europa7 per l'attribuzione delle frequenze".

Il Consiglio di Stato si richiama alla sentenza della Corte di Giustizia Ue, che lo scorso 31 gennaio aveva stabilito che le norme italiane sulle frequenze non rispettano le direttive comunitarie, non rispettano il principio della libera prestazione dei servizi e non seguono criteri di selezione obiettivi.

Come dire che il sistema italiano limita la concorrenza. E il lungo periodo transitorio di cui ha sinora beneficiato Retequattro era da ritenersi illegittimo. La sentenza Ue riconosceva quindi a Europa7 il diritto ad avere le frequenze per trasmettere.

da laRepubblica.it - 31 maggio 2008



Indovinate come il nostro attuale premier aveva “anticipato” la sentenza UE, in partenza chiaramente a svafore di Mediaste? Innanzitutto cancellando, così come quello della Salute, il Ministero delle Comunicazioni, e poi accorpandolo al Ministero per lo Sviluppo Economico. Guidato da chi? Dal fido Claudio Scajola. E la delega alle Comunicazioni? È di Paolo Romani… il signore in foto. Ma, secondo voi, quale decisione potrebbe prendere un uomo con questa faccia?...Et voilà, le jeux sont fait!

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