Non corrompete anche questi altri uomini!


Noi li vediamo così: spaventati, sorpresi, ingenui... Con gli occhi al cielo e le rudimentali armi puntate a difendere il loro villaggio. Un po’ di capanne rudimentali ma che testimoniano in maniera efficace il modo di vivere di questa tribù sperduta nell'Amazzonia occidentale, vicino al confine tra Brasile e Perù. Una vita semplice, di comunità, in case che al loro interno possono ospitare più persone, più gruppi... chissà se loro si dividono in "famiglie"? Chissà se tra loro ci sono discriminazioni? Chissà se i due punti neri tra gli "uomini rossi" sono ritenuti "diversi". Chissà se hanno mai esplorato lo spazio intorno alla striscia di sterrato strappata alla fitta vegetazione per costruire i loro giacigli. Chissà...

Ecco cosa ci viene in mente dopo aver visto per la prima volta queste foto. Splendide, rare, disarmanti. Ecco che la mente umana vaga alla ricerca di possibili sovrastrutture, quelle solite, quelle create dal pensiero umano in millenni di contaminazioni, di cattiverie e di vicissitudini che non hanno mai nemmeno lambito questo popolo. Sovrastrutture da attribuire a questi uomini, o meglio questi esseri che difficilmente l'uomo occidentale attribuirebbe allo status di "Uomo". E' inutile negarlo, a gran parte di voi risulta strano pensare a quegli omini rossi come a degli uomini. Gli uomini che discendono da Leonardo, Einstein, Gesù, i fratelli Lumiere, ma anche Mussolini, Hitler, Pol Pot, Bush...

La straordinaria e complessa mente umana a questo pensa. Ma loro? Gli uomini rossi cosa hanno visto? Cosa hanno pensato? Immaginateli al caldo della loro terra, magari intenti a preparare la cena (chissà se hanno già scoperto il fuoco), o magari organizzati per riparare una capanna che non ha retto all'ultima pioggia amazzonica. Stanno partendo per la spedizione di caccia, mentre le donne rassettano le capanne. I bambini rincorrono le lucertole e ridono spaventati dietro i gonnellini delle proprie mamme. Né più e né meno di quello che fanno milioni di bambini (i più fortunati) in ogni parte del mondo. All'improvviso un boato, un rumore... qualcosa ha oscurato il cielo. Ma cos'è? Un enorme insetto, come se ne vedono tanti qui tra gli alberi... Ma questo è grigio... non ha ali ma uno strano bastone che ruota velocemente in alto... Si avvicina sempre di più… Mettete al riparo le donne e i bambini! E quelli chi sono? Sembrano come noi, ma sono più bianchi. Il loro volto emaciato esprime stanchezza. E cosa fanno? Ehi!!! Ci puntano degli strani aggeggi contro... Si avvicinano sempre di più e da quegli aggeggi esce solo una luce accecante... C’è vento. Troppo vento. Non riesco a vedere nulla tra questa strana luce e la polvere che si è alzata. Ma cosa fanno adesso? Pericolo scampato… per ora sono andati via, ma penso che torneranno e non ho un buon presentimento. Prevedo qualcosa di cattivo. Ieri gli Dei l’avevano predetto… Gli auspici non erano buoni e la caccia quest’anno non ha dato i frutti sperati. Aspettiamo e prepariamoci. Non possiamo fare altro.

Una storia che si ripete. Le colonizzazioni e le esplorazioni hanno omologato il mondo. L’hanno reso realmente sferico, di una forma dove i liquidi e le persone si mescolano, seguono le pieghe e si fondo in un tutt’uno. Ma dov’è finito Darwin? Dove sono finite le biodiversità?

Una delle ultime tribù di persone mai contattate dall'uomo industrializzato è stata scoperta nell'Amazzonia occidentale, vicino al confine tra Brasile e Perù. Gli indiani sono stato visti in un'aerea protetta dal punto di vista etnico e ambientale lungo il Fiume Evira, durante un sopralluogo aereo. Il rinvenimento è stato portato alla luce dalla fondazione governativa brasiliana Funai. Nella relazione della fondazione si legge letteralmente che dall'alto sono stati fotografati un gruppo di "guerrieri forti e in buona salute" e sei grosse capanne costruite in un'area della foresta ripulita dalle piante.

Survival International, un'associazione internazionale che si occupa di preservare queste tribù, ha fatto sapere che questi indiani sono in serio pericolo di sopravvivenza a causa del taglio illegale fatto soprattutto in Perù, che sta spingendo queste piccole popolazioni di uomini, che non dovrebbero essere di più di 500 unità, verso il Brasile, dove la situazione non è migliore.

"Per fortuna quest'ultima testimonianza ci dice che popolazioni ancora mai contattate dalla civiltà industrializzata esistono ancora. E' la speranza che una parte di Amazzonia sopravvive agli interessi dell'uomo industrializzato", ha detto il Direttore di Survival Stephen Corry.

Al mondo esistono non più di 100 tribù mai contattate e la maggior parte di esse si trova in America meridionale, soprattutto tra Brasile e Perù. Altre se ne trovano in Australia, in Nuova Guinea e nelle Isole Andamane

Speriamo riescano a sfuggire all’arrivo dell’autodefinito “Uomo”!

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