No country for old man



"No country for old man", un titolo che in inglese merita tutto il rispetto e che in italiano suona come una vecchia commedia anni '60: "Non è un paese per vecchi". Le remore del titolo, ma la garanzia dei registi, i fratelli Coen. Li conobbi, cinematograficmente parlando, a Roma con il film "Fratello dove sei?". John Turturro e George Clooney mi fecero innamorare dell'uso sapiente della fotografia, del movimento di cinepresa nei grandi spazi, di come una storia sia un viaggio, di come il viaggio sia, di fatto, una storia. Li ritrovo a Milano, nel mio primo film milanese. Di nuovo con una storia "americana", di nuovo con un road-movie, di nuovo con un'idea stravolta di America. Qualcuno ha detto che questo è il film che sancisce definitivamente il tramonto dell'american dream, altri parlano solo di una bellissima fotografia e delle magistrali interpretazioni di Javier Bardem e di Tommy Lee Jones. Tutto vero, ma io ci vedo anche un altri filone. Quello alla "Kill Bill" (epopea cinematografica che mi ricorda, invece, il periodo barese), fatto di sangue, ironia, sottile vena polemica nei confronti di una società sempre cattiva, ipocrita e senza regole. In sostanza il film è ottimo. Forse un pò lento, ma le morti non sono mai banali, è difficile annoiarti... E poi il compressore... che figata! Giudicate voi stessi.
Per chi si fosse distratto, come me, al cinema... ecco la scena finale.


Queste, invece, sono alcune scene del film...







Il trailer in inglese.

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