In Italia è impossibile viaggiare

Viviamo in un Paese in cui è sempre più impossibile viaggiare. Il fallimento dell'Alitalia ha lasciato campo aperto e ampi margini di mercato alle low cost. Ma anche queste, a loro volta, si sono spartite le rotte aeree in modo sistematico. Ogni tratta hai il suo vettore preferenziale che scegli e proprio piacimento quando abbassarre e quando aumentare le tariffe. Nel frattempo il treno è diventato un mezzo sempre più obsoleto. I clienti sono sempre più imbarbariti, incazzati verso tutti: i controllori, i bigliettai, le strutture, i vagoni, gli altri viaggiatori... Si viaggia in treno perchè si è costretti, perchè nn si hanno alternative. Ma a volte succede che, scelte le rotaie, queste sono impraticabili. A Natale e a Pasqua, nonostante gli sbandierati "treni speciali", non c'è mai posto. Non parlo delle offerte (quelle si sa che sono limitate a pochi posti), ma dei biglietti a prezzo pieno. Cazzo, li pago! Li voglio pagare! Ma perchè non si trovano mai posti liberi in questo periodo? E perchè devo essere costretto a viaggiare lunedì notte, quando potevo stare a casa mia almeno per un altro giorno? Perchè la mia cara, dolce, vecchia Italia, non mi concede il diritto alla mobilità (anche se a caro costo)?

Commenti

  1. Ciao Savio,

    Prima o poi qualcosa cambierà. Speriamo che sia prima!

    Io viaggio ogni tanto in treno, e devo dire che da quando hanno introdotto il sistema di prenotazione obbligatoria, si sono migliorati le cose un bel po.

    Complimenti per il Blog e grazie mille per il link. Ho anche linkato a te, così da dire.

    Buona Pasqua!

    A presto,

    Alex

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  2. Ciao Alex! Grazie di essere venuto a trovarmi nel mio blog!

    Facciamo un patto: quando tu commenti il mio blog, lo fai in italiano, mentre quando io commento il tuo, lo faro only in english?

    Ok?

    Grazie per il link!

    Buone feste anche a te!
    Savio

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  3. Ciao Savio,

    OKissimo! Patto accettato! Commenterò soltanto in Italiano sul tuo blog.

    Per il link - prego.

    A presto,

    Alex

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