E anche questo Natale è andato...

Ok, lo ammetto, non è la mia festività preferita. Mettiamola così: tra Natale e Santo Stefano preferisco il secondo e tra questi e Capodanno, mi impegno a trascorrere al meglio solo il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Perchè? Il Natale si esaurisce con il ricevimento dei regali e si sviluppa, invece, durante la ricerca del regalo. O meglio, secondo questo consumistico incedere del tempo, il Natale comincia con l'accensione delle luminarie, con la collocazione dell'albero nella piazza della propria città, continua con le eterne passeggiate su e giù per i negozi e termina quando il pacco addobbatto e luccicante viene collocato sotto l'albero. Dopodichè è tutto un susseguirsi di pranzi e cene, merende e dolci, Citrosodina e digestivi. Un continuo interrogarsi sui regali ricevuti, un confessarsi insoddisfazioni, desideri disattesi, promesse per il prossimo anno o tardivi recuperi per i compleanni più prossimi. Ogni anno la frenesia aumenta, quest'anno me ne sono reso conto soprattuto nel periodo milanese. Le strade rinomate per le vetrine (Corso Vittorio Emanuele e corso Buenos Aires) non erano vissute più come il tipico passeggio spensierato di chi esce da lavoro per godersi una serata leggera, ma con l'imposizione di DOVER ritornare a casa con almeno un pacchetto in mano. Altrimenti che Natale è? Il Natale, allora, se proprio vogliamo tirarne fuori l'aspetto positivo, è proprio l'atmosfera della sua attesa. La ricerca del piacere è il piacere stesso ripeteva Leopardi. Quindi possiamo dire che il Natale vero è la Vigilia, il 25 dicembre è già tutto andato, consumato, bruciato e archiviato come un altro, l'ennesimo Natale. Quest'anno non mi sono divertito ad acquistare i regali. Forse non lo sarò più per molto tempo, fino a quando i miei interessi si sposteranno sulle novità dei cartoni animati, sui Gormiti, le Winx o i loro epigoni, su scarpette, tutine. Alla fine abbiamo tolto ai bambini, siano essi i propri o di parenti e amici, anche questa festa. Il Natale doveva essere loro e, invece, le vetrine più agognate sono quelle di Louis Vuitton e Prada...

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